#proiettilidicarta: Grado nell’ombra di Andrea Nagele (Emons Edizioni)

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Il protagonista di questo giovedì è “Grado nell’ombra” di Andrea Nagele, la seconda indagine del commissario Maddalena Degrassi, pubblicata in Italia da Emons e tradotta da Monica Pesetti.

Data di uscita: 6 Maggio

Acquistalo subito: Grado nell’ombra

Editore: Emons
Collana: Gialli Tedeschi
Traduzione: Monica Pesetti
Pagine: 224
Prezzo: € 7,95 € 13,00

Maddalena Degrassi si è da poco trasferita nella grande villa sul lungomare, ereditata dopo l’ultima indagine. Una casa vuota di mobili e popolata di fantasmi, che avrebbe bisogno di cure. Ma con Franjo è finita e non c’è nessuno con cui condividerla. Apprezzata dai colleghi, Maddalena lavora sodo e ha ormai imparato a non farsi il sangue amaro per i modi strafottenti del suo superiore. Quando le affidano il caso di una donna violentata, le indagini ne rivelano ben presto altri simili, avvenuti di recente nella zona. Un’esistenza devastata da un dolore indicibile e l’incapacità di fornire indizi utili accomunano tutte le sopravvissute. Lo stupratore infatti segue ogni volta lo stesso schema: prima di tutto le narcotizza. Agisce di notte, durante il temporale, e la pioggia finora ne ha sempre cancellato le impronte. Maddalena Degrassi è sotto pressione, teme esiti ancora più drammatici e le indagini sembrano girare a vuoto…

A distanza di un anno viviamo ancora sotto quel cielo cupo, lo stesso che accompagnava la mia lettura della prima indagine di Maddalena Degrassi, il commissario nato dalla penna di Andrea Nagele, autrice che devo dire mi aveva incuriosita per la sua capacità di raccontare l’animo umano, infatti ancora una volta si dimostra abile nel caratterizzare i suoi personaggi, renderli tanto reali da farli sembrare tangibili, piccole marionette che tagliano i loro fili per prendere vita.

Mi ricordo che dal primo volume desideravo un’indagine più approfondita e questa volta l’autrice mi ha accontentata, rendendo la sua ricerca meticolosa e corposa, ma allo stesso tempo sono rimasta affascinata ancora una volta dalla psicologia dietro i suoi personaggi, una caratterizzazione così profonda e ben costruita da farli sembrare persone vere, mostrando a tutto tondo che dietro la vita quotidiana di Grado si cela sempre oscurità, una matassa di pensieri e desideri oscuri che ne spezzano la quiete.

Dalla sua nuova dimora Maddalena vede il mare, ma il suo cuore spezzato non riesce a lasciarsi cullare dal moto delle onde, ogni volta che prova a lasciarsi andare sente che i suoi sentimenti riaffiorano e si infrangono sugli scogli come le onde. Nemmeno il verde che la circonda sembra riuscire a darle pace, le lunghe pedalate nel parco dietro casa sua non riescono a scacciare i pensieri negativi e tutto ciò che sente è un vuoto incolmabile. A scuoterla da questo stato di morte apparente arriva infine il caso di Violetta Capello, il primo di una serie di stupri che metterà a dura prova il commissario.

Come in Grado sotto la pioggia anche qui le protagoniste sono donne, ognuna con il proprio passato alle spalle, le proprie esperienze e i propri rimpianti, donne che si ritrovano a dover fare i conti con un pericolo inaspettato, che le aspetta dietro l’angolo, nascosto nell’ombra e pronto a prendere ciò che desidera, ammantato dalla pioggia e protetto dal più grande nemico di ogni investigatore l’acqua. Questo criminale sceglie sempre giorni di pioggia per aggredire le sue vittime, lasciandosi dietro nient’altro che pozzanghere e nessuna prova. Ogni sua traccia viene letteralmente erosa dalla pioggia, cancellata e dimenticata, lasciando il commissario con poco da analizzare se non le testimonianze confuse delle donne aggredite.

Vediamo da vicino come cambia improvvisamente la vita di una persona che cerca di stare bene anche quando in realtà soffre dentro di se, dilaniata da quei frammenti di ricordi affilati che le tranciano la carne, come se fossero l’ennesima arma in mano al suo aggressore. Violetta è una di quelle che prova di tutto pur di lasciarsi alle spalle ciò che è successo, ma per ogni passo avanti le sembra quasi di farne due indietro, come se quella terribile esperienza non volesse lasciarla andare, tirando sempre di più la corda fino quasi a strozzarla, rendendola il fantasma di se stessa.

In questo scenario il commissario Maddalena Degrassi si ritrova a fare i conti con dei crimini quasi impossibili da ricostruire, con pochissime prove e testimonianze fatte a brandelli dai narcotici per questa donna inizia una discesa verso la parte più oscura dell’animo umano, quella dove le pulsioni si fanno perverse e niente tiene a freno l’animale che si nasconde in fondo al subconscio. Per fare questo è necessaria una profonda analisi della psiche umana, ma soprattutto della mente criminale, andando a ricercare tutti quegli stimoli che spingono qualcuno a infrangere i tabù e a privare qualcun altro della propria quiete. In questo Andrea Nagele si dimostra ancora una volta una grande maestra, capace di riflettere attentamente tutte quelle piccole sfumature della mente umana nella narrazione, rendendo ogni caso intrigante e profondo, come un viaggio di sola andata per l’inferno.

«Lì la strada procedeva parallela alla spiaggia, deserta a quell’ora, perciò poté spingere con forza sui pedali. L’odore acre del mare si mescolava a quello resinoso e aromatico della vegetazione».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Emons Edizioni per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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